Teoria delle IM: La intelligenza visuo-spaziale

Dopo aver parlato dei principi della teoria delle intelligenze Multiple di Howard Gardner e aver scritto sulla linguistica verbale e la logica matematica, oggi ci soffermeremo sull’INTELLIGENZA VISUO-SPAZIALE.

Abbiamo già detto precedentemente che gli esseri umani hanno diversi tipi di intelligenze che interagiscono tra di loro e si devono potenziare tra di loro per il corretto sviluppo dell’individuo, però è anche vero che possiamo avere maggiori capacità in un tipo di intelligenza che in altre. Per esempio artisti, fotografi, ingegneri, architetti o pubblicitari hanno di solito una maggiore capacità visuo-spaziale e si caratterizza in una speciale capacità a percepire gli oggetti o una forma.

La percezione spaziale richiede uno scambio di informazione tra la persona e l’ambiente che lo circonda, sapersi situare e coordinare i movimenti per spostarsi con successo.

Attualmente, grazie soprattutto ai dispositivi elettronici, non abbiamo bisogno di sforzarci tanto nell’orientarci né nell’interpretazione delle cartine. Però nel passato questo tipo di intelligenza era molto utile per esempio tra gli abitanti dell’artico per l’uniformità del paesaggio, dove ogni dettaglio era utile per trovare la strada di ritorno; marche, forme lasciate dal vento nella neve, una pietra….

Lo psicologo e ingegnere Louis Leon Thurstone ha definito l’attitudine spaziale come l’abilità di riconoscere una figura la cui posizione nello Spazio è cambiata e Gardner aggiunge che questa abilità cresce con l’osservazione, per cui si DEVE ALLENARE come succede per il resto delle attitudini.

In merito all’imparare osservando, Rudolph Arneheim, psicologo e filosofo Berlinese, spiega nel suo libro “Visual thinking” che grazie alla vista, gli individui imparano sensazioni e nuance difficili da spiegare con parole: vale più un’immagine che 100 parole- Secondo lui imparare solo in modo convenzionare limita la capacità creativa.

“Se non lo posso disegnare significa che non lo capisco” Albert Einstein

Oltre ad Einstein, il grande inventore Nicola Tesla era capace di proiettare mentalmente tutti i pezzi necessari per far funzionare una macchina nuova, assemblarla e controllare il suo funzionamento anche senza aver realizzato una bozza. Michelangelo poteva ricordare tutte le opere che aveva visto di altri artista anche se le aveva viste una sola volta.

INTELLIGENZA VISUO-SPAZIALE

Non è quindi difficile concludere che i bimbi con una grande capacità visuo-spaziale sono molto osservatori, hanno una grande memoria, hanno facilità per creare immagini mentali, orientarsi, disegnare e spiegarsi graficamente, sono buoni strateghi e sono abili nell’anticipare le giocate in giochi come gli scacchi o la dama.

Bisogna dire che anche i bimbi ciechi possono allenare questo tipo di intelligenza perché anche se non possono ricevere la prospettiva o il colore, possono riconoscere le forme geometriche, sperimentare e dedurre lo Spazio tramite altri metodi come il tatto, l’udito o la distanza tra gli oggetti.

 

In che modo possiamo stimolare le capacità speciali dei bimbi?

Proponendo attività di disegno e pittura: più semplici all’inizio per introdurre la prospettiva, il volume, la proporzione etc…

-Attività plastiche: modellare con diversi materiali e sperimentare con le forme.

-Giochi che contengono forme geometriche e che devono combinarsi, trasformare etc…e che rappresentano una sfida visiva e tattile per il bimbo: puzzlecubo riddle

-Guida di veicoli: il bambino impara a determinare la sua posizione rispetto a uno Spazio, calcolare distanze, girare e perfezionare movimenti e lateralità.

-Giochi di strategie come dama o molto importante: gli scacchi, che secondo Gardner caratterizza alla perfezione l’intelligenza spaziale perché si devono anticipare le giocate che implicano memoria visiva e immagine mentale della scacchiera.

-Giocattoli di costruzione e/o con strumenti adattati all’età del bimbo: implica una relazione diretta del piccolo con l’oggetto, realizzare rotazioni dello stesso e vederlo da diverse prospettive: Stick and build, Clic and build

Già sapete che in Eurekakids crediamo che i bimbi sono geni. Per questo ci sforziamo e vi offriamo giocattoli che oltre a divertire sono uno stimolo per lo sviluppo globale del piccolo.

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